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Caro diario,

ripeti insieme a me: u-ku-le-le! Ukulele! UKULELE! Che buffa parola, sembra quasi una formula magica! Ed è davvero uno strumento musicale incanto questo ukulele sai? Viene da un’isola tropicale e con la sua magia riesce a far suonare proprio tutti, persino quelli come me per niente bravi. Caro diario, in fondo ho solo cinque anni! Ma che dire del mio papà? Nemmeno lui aveva mai usato un ukulele ma siamo riusciti tutti insieme a suonare e cantare!

All’inizio questa piccola chitarra mi intimoriva un pochino, non sapevo proprio da quale parte cominciare ma subito due nuove amiche Betti e Sara ci hanno chiarito le idee!
Per prima cosa abbiamo iniziato a fare amicizia con questo nuovo oggetto: osservandolo per benino da sotto in su, appoggiandolo sulle gambe e impugnandolo con la mano con cui si scrive, pizzicando le corde e battendolo come un tamburo! Che curiosi suoni faceva!

Dopo abbiamo imparato un allegro motivetto inseguendo in cielo treni e nuvole usando solo la musica della nostra voce! Eravamo un poco timidi e stonati ma con l’aiuto di mamme e papà, nonni e zie abbiamo cantato in cerchio tutti insieme: forte, piano, veloce e appena sussurrato… che sorpresa scoprire quanti suoni siamo capaci di fare!

Ti chiederai, caro diario, cosa è successo dopo? Ecco, la parte più difficile stava per iniziare! Era arrivato il momento di suonare e cantare INSIEME! Impossibile dici? Nient’affatto! Come per magia le nostre mani scivolavano sulle corde dell’ukulele mentre le nostre voci intonavano una canzone. È stato davvero emozionante: note, suoni e voci hanno dato vita ad un bellissimo concerto!

Mi sono divertita così tanto che alla fine del laboratorio ho immediatamente chiesto al mio papà di poter avere un ukulele tutto mio per poter continuare a suonare...

Ed eccoci qui, caro diario, pronto a cantare con me?

“Cielo
vola e si nasconde tra le nuvole

Cielo
fa una scia di polverine magiche

Cielo
corre sui binari delle nuvole...”

Sabato 13 aprile,
Sara