I carillon di Colombani VEDI TUTTI >
Nelle sale del Museo risuona la musica di sette carillon. Da sempre i carillon affascinano adulti e bambini con il ritmo dolce e coinvolgente che accompagna la danza dei piccoli personaggi che li popolano. I protagonisti della serie di carillon del Museo non potevano che essere i cavalli, che girano in tondo insieme a sirenette, cavallucci marini e una moltitudine di altri animali.
La mano che ha realizzato ogni carillon è quella di Goffredo Colombani, che si è ispirato alla tradizione ottocentesca di stampe e disegni di antiche giostre. Sono esemplari unici realizzati a mano con diverse essenze lignee.
I carillon hanno origini antiche e il termine francese carillon è utilizzato a partire dal Medioevo e definiva un concerto di campane che venivano suonate grazie all'uso di una tastiera, i cui tasti collegati alle campane con delle funi emettevano un suono. Nel 1796 Antoine Favre, orologiaio svizzero, diede vita al cosiddetto carillon sans timbre ni marteau, ossia un carillon senza campane né martelli, simile ai carillon di oggi.