Pietro Catelli nasce a Monte Olimpino, una frazione di Como, il 14 aprile 1920. Figlio di un operaio delle Ferrovie Svizzere, rimane orfano di mamma. A 17 anni si affaccia al mondo del lavoro come impiegato contabile per la Diefenbach, azienda tedesca produttrice di aghi, siringhe e termometri, con sede nel suo paese. Dal successivo incarico come rappresentante alla decisione di mettersi in proprio il passo è breve.
Nel 1946 in un piccolo locale di Piazza Matteotti fonda ARTSANA, Articoli Sanitari e Affini. Nel 1957 sposa Licia dalla quale avrà tre figli. Nel 1958 nasce il primogenito Enrico, al quale Pietro Catelli dedica quella che sarà la sua più felice intuizione imprenditoriale: il brand CHICCO, diminutivo di Enrico.
Dall’estro vulcanico e dal suo acuto intuito nascono tra gli anni Sessanta e Settanta i marchi Chicco, Pic, Serenity, Control e Lycia. Nel 2000 istituisce ed inaugura il Museo del Cavallo Giocattolo. Pietro Catelli muore nel 2006, lasciando una ricca e unica eredità imprenditoriale. La vita di Pietro Catelli è narrata nel volume “Il signor Chicco. La vita straordinaria di un uomo qualunque”.
Il Presidente della Repubblica Giovanni Leone nel 1974 in occasione della nomina di Pietro Catelli a Cavaliere del Lavoro ne tracciò un significativo profilo:
“Pietro Catelli iniziò la sua attività come viaggiatore per una ditta tedesca che aveva portato in Italia, a Monte Olimpino, la lavorazione degli aghi per siringhe e dei termometri. Questa prima esperienza gli servì per capire il futuro nel campo degli articoli sanitari, futuro che egli, figlio di un operaio italiano delle ferrovie svizzere, diplomato alla scuola tecnica di Chiasso avviò in un piccolo locale di Piazza Matteotti a Como; qui nacque l'Artsana (articoli sanitari affini).
In via Torno si cominciò a disporre di un magazzino e di un laboratorio per il controllo dei termometri (fu una rivoluzione in quel campo). In piazzale Gerbetto si gettarono le basi di quella che sarebbe diventata la "Chicco", cioè, l'azienda che ha affrontato per prima in maniera scientifica il problema della puericultura e che dai 27 articoli iniziali è passata agli attuali 900. È del 1969 il trasferimento a Prato Pagano con la costruzione del nuovo stabilimento.
Uno stabilimento nato su principi sociali molto avanzati: magazzini automatizzati e centro elaborazione dati che collega il quartier generale a sedi estere, macchinari d'avanguardia, impianto di depurazione dell'acqua, sala ristorante per tutti i dipendenti, sala-scuola per gli addestramenti e per le qualificazioni professionali, uffici ampi e luminosi ed un servizio di pullman per il trasporto dei dipendenti. Tutto questo ha portato a prodotti che si sono affermati non solo in campo europeo ma in tutto il mondo. L'Artsana Chicco ha infatti oggi numerose attività all'estero ed esporta in quasi tutti i paesi del mondo".